MODA – Gli artigiani del fashion made in Italy alla ribalta ai saloni White e TheOne
Dal 20 al 23 febbraio, a Milano, Confartigianato ha portato decine di imprenditori della moda ad esporre le loro creazioni ai saloni White e TheOne. Ed è stato un successo per gli artigiani del fashion made in Italy. Nonostante i primi effetti dell’emergenza coronavirus, per quanto riguarda White i primi tre giorni della kermesse sono stati allineati come presenze (l’estero era a +9%, mentre l’Italia era stabile) rispetto alla scorsa edizione di febbraio 2019. Sono tornati a White i grandi buyer, anche italiani, che hanno soprattutto comprato le piccole e medie aziende di grande qualità.
In particolare, TheOne, in collaborazione con Confartigianato, Ministero degli Esteri e Ice Agenzia, ha dedicato un’area speciale della manifestazione a 10 grandi mestieri della moda con altrettanti artigiani soci di Confartigianato al lavoro per mostrare come si creano collezioni rigorosamente italiane. 10 grandi mestieri della moda con gli artigiani al lavoro che hanno mostrano i loro segreti di produzione per realizzare collezioni rigorosamente fatte in Italia: la ricamatrice, la sarta e il sarto, la tessitrice a telaio, il calzolaio, il pellettiere, il confezionista di borse in tessuto, il pellicciaio, l’orafo, la magliaia.
TheOneMilano ha quindi portato quindi in scena il lavoro manuale e artigiano per ristabilire lo human touch delle collezioni dei suoi espositori facendo diretto riferimento al valore e al saper fare di chi li ha realizzati, con attenzione per i dettagli e grande flessibilità operativa. Il racconto – che reinventa i capisaldi della bottega leonardesca attraverso l’unione di capacità manuali e innovazione – è quello del “terroir”e di un “Made in Italy” brand distintivo, nato da componenti fisiche e culturali che lo rendono unico e ricco di storia e di anima.
In scena sono state così le imprese del valore artigiano, capaci di straordinaria innovazione, tutte eredi di una tradizione millenaria di saper fare e dare forma funzionale alla bellezza. Imprese moderne perché capaci di rispondere in maniera precisa alla più nuova realtà di mercato, quella che vede il consumatore parte attiva di un processo di produzione che ha il suo focus nella richiesta di personalizzazione e nella voglia d’acquisto di collezioni uniche.